Gli scherzi d'acqua di Villa Caprile

mercoledì 4 giugno 2014

C’è un posto, nel Pesarese, in cui è possibile passeggiare lasciandosi sorprendere da giochi d’acqua funzionanti nonostante la loro vita plurisecolare. 

È Villa Caprile, oggi sede di un istituto tecnico superiore ma che, d’estate, diventa monumento aperto alle visite e teatro per iniziative e manifestazioni di diverso respiro. 

La storia

È il 1640 quando il marchese Giovanni Mosca inizia ad avvertire l’esigenza di poter godere di una residenza estiva. Ci pensa, studia il circondario e alla fine commissione la sua dimora, dedicata in via esclusiva allo svago e al decoro, da realizzare in un’area collinare individuata fuori città. Quello che appare oggi ai nostri occhi non è il nucleo originario: l’attuale complesso, infatti, è l’esito di una serie di interventi successivi di risistemazione, alcuni più massicci e altri minori. Tra i principali, vale la pena citare l’ampliamento del 1763 a opera di Carlo Mosca Marzi, proseguito poi dal figlio Francesco. A Carlo Mosca Barzi si deve inoltre la ricostruzione della cappella secondo un raffinato stile neoclassico

La dimora, un luogo di svago e riposo estivo

All’interno della villa si possono ammirare gli affreschi di Cesare Begni (1579-1659) che pensò, per il piano nobile, a soggetti mitologici ripetuti in otto stanze, poi ristrutturate sul finire del Settecento da Ubaldo Geminiani, allievo di Giannandrea Lazzarini. 

I giardini e i giochi d’acqua di Villa Caprile: improvviso stupore

Per raggiungere i giardini bisogna salire seguendo la collina, in un tracciato utile a raggiungere tre terrazze distinte collegate da scalinate. Il primo giardino che s’incontra tipicamente all’italiana, con vasca, aiuole e agrumi, ed è quello che accoglie i giochi d’acqua tuttora funzionanti, e già esistenti ancor prima delle ristrutturazioni settecentesche. I giochi d’acqua erano stati congegnati per lasciare a bocca aperta gli ospiti con getti improvvisi e divertenti. La seconda terrazza era originariamente occupata dal pomario, con piante da frutto, mentre il terzo giardino, collegato ai precedenti da due scale in pietra, era il regno delle essenze aromatiche. Dalla vasca ellittica, poi, si staglia la statua di Atlante col Globo. Dal XVIII secolo si afferma anche il teatrino di verzura – elemento tipico dei giardini all’italiana proprio di quell’epoca – chiamato a ospitare tra le altre le rappresentazioni dell’Arcadia pesarese. Nel 1946, in seguito ai danni subiti durante il secondo conflitto mondiale, tutti gli elementi vegetali della Villa sono stati oggetto di revisione e risistemazione. 

L’Accademia Agraria e la scuola di agricoltura 

È l’Accademia Agraria ad acquistare la struttura nel 1876 per fondarvi una scuola pratica di agricoltura, che si trasforma poi nel 1924 in Scuola Agraria Media. L’immobile viene nuovamente venduto, nel 1925, alla Provincia di Pesaro. Oggi, Villa Caprile è sede dell’istituto tecnico agrario Antonio Checchi. 

Divertirsi a Villa Caprile

Villa Caprile ha dalla sua vantaggi almeno su due versanti: in primis, visitarla significa immergersi nell’arte del Seicento e del Settecento e, in seconda istanza, distrarsi come in un parco giochi, elemento ideale se si hanno con sé dei bambini. Per loro, il tuffo nell’arte diventerà letterale, e si divertiranno moltissimo con gli scherzi d’acqua che attireranno ancor più la loro attenzione sul meraviglioso esempio di giardino all’italiana. A ideare gli scherzi fu proprio il marchese Giovanni Mosca, che, abituato ad annoverare fra i suoi ospiti i personaggi più in vista dell’epoca, si deliziava poi ad osservare – immaginiamo sorridendo - le reazioni degli stessi alle prese con i getti d’acqua del giardino che inzuppavano i sontuosi abiti secenteschi. Negli anni vennero ospitati – e bagnati – a Villa Caprile numerose personalità celebri, come per esempio Stendhal, Rossini, Casanova, Napoleone Bonaparte… Chissà che ricordo avranno serbato di Mosca e della sua idea di ironia? 

 

Villa Caprile, strada di Caprie 61100 Pesaro tel. 0721.21440

www.provincia.ps.it/ita.cecchi/

 

ita.cecchi@provincia.ps.it

Apertura: da giugno a settembre dalle 15 alle 19 con visite guidate alla Villa e ai giochi d’acqua,

il resto dell’anno su richiesta