Biolaghetto e ipersensibilità cutanea? L'acqua che fa bene alla pelle e non solo

martedì 14 gennaio 2014

La testimonianza di una persona che risceglie, a distanza di qualche anno di “prova”, il biolago balneabile anche per i benefici che esso ha sull’ipersensibilità cutanea della figlia, è indubbiamente qualcosa che merita una riflessione sui benefici oggettivi della biopiscina.

Il caso: convertire la piscina dell’agriturismo in un biolago

È successo a una coppia che vive nel Veneto, che aveva acquistato un agriturismo, nel cui parco era già presente una vasca da piscina. Lui era interessato a convertire lo spazio in un biolago. Lei, per nulla affascinata dal concetto di eco-lago, era anzi intimorita dalla sua eccessiva naturalità e, in particolare, dal timore di un’acqua vitale e non sterilizzata come quella trattata con cloro della piscina.

Alla fine il lago naturale fu progettato e realizzato con una zona balneabile, una dedicata alla fitodepurazione e una vasca per bambini con acqua a quota bassa. A distanza di due anni nacque l’esigenza di risolvere il problema del fondo un po’ scivoloso della vasca dedicata ai bambini. 
Alla luce anche delle passate remore della madre sul timore della salubrità dell’acqua naturale del biolaghetto e vista la possibilità, al tempo stesso, di non alterare l’equilibrio del resto della biopiscina, proposi di gestire la vasca dei bambini con il cloro, come una tradizionale piscina. A questo punto fu proprio la moglie a vietarmi, letteralmente, questa soluzione artificiale, chiedendomi di lavorare su un fondo antiscivolo e di mantenere la naturalità dell’acqua e, quindi, il concetto del lago biologico con processo di fitodepurazione.

Ri-scegliere l’ecolago dopo averlo sperimentato

Dopo le perplessità iniziali, infatti, aveva sperimentato il piacere di immergersi nelle acque naturali dell’ecolago, riscoprendo un contatto più diretto ed emozionale con la natura. Inoltre fu lei a raccontarmi dei benefici dei bagni nell’ecopiscina in termini di morbidezza della pelle e dei capelli, anche dopo ore, e di assenza di quei “sintomi” da piscina, quali il bruciore agli occhi e la secchezza cutanea causati dall’acqua clorata.

Ipersensibilità cutanea: i benefici del mare e… della biopiscina

Ma ciò che più l’aveva convinta erano gli evidenti benefici sulla figlia, affetta da una forma di ipersensibilità cutanea, che obbligava la piccola a periodici soggiorni al mare, dove la famiglia aveva appositamente preso un appartamento. A parere dei genitori, infatti, i bagni nel biolago hanno sulla bambina effetti benefici molto simili a quelli del mare, non riscontrabili invece nell’acqua artificiale e chimicamente trattata della piscina tradizionale.