Piscina o biolago? Non solo acqua…

lunedì 13 gennaio 2014

Piscina o biolago? Non è solo questione di acqua. Anche se, senz’altro, già in quella c’è una bella differenza.

Complice il cloro, gli agenti chimici, i prodotti antialga, l’acqua della piscina risulta più aggressiva sia sulla pelle, sulla quale lascia la nota sensazione di secchezza che ci richiede una doccia subito dopo, sia per esempio per gli occhi che tendono ad arrossarsi e bruciare. Nel laghetto balneabile, invece, ci si tuffa in una piscina naturale di acqua dolce che, anche dopo ore di immersione lascia al contrario capelli e pelle morbidi.

Dermatiti e sensibilità della pelle

Per questa sua caratteristica, il biolago sta diventando una scelta consapevole anche in ambito di impianti pubblici per rispondere al crescente problema di intolleranze e sensibilità che coinvolgono la nostra pelle, sempre più esposta ad attacchi da parte di agenti inquinanti e chimici.

Fitodepurazione o acqua clorata

Mentre l’acqua dell'ecolago non necessita di alcun agente chimico in una piscina, cloro e pH sono due parametri che vanno tenuti sotto controllo, tramite l’ausilio di additivi sterilizzanti. In realtà, però, scegliere una piscina o un biolago significa scegliere due modi totalmente diversi di vivere l’elemento acquatico.

Il biolago è una sorta di piscina biologica in cui l’obiettivo non è avere un’acqua disinfettata, ma riprodurre artificialmente uno specchio d’acqua incontaminato che raggiunga un equilibrio naturale, tramite il processo di fitodepurazione.


Biolago o piscina, manutenzione e costi a confronto

Il concetto di sanità batterica in un biolago non corrisponde cioè a un’idea di sterilizzazione e annientamento dei parametri vitali dell’acqua, più dispendiosa anche a livello di manutenzione.

Infatti, mentre l’abbassamento di determinati parametri in una piscina genera un pericoloso proliferare di agenti patogeni che deve essere prontamente gestito con additivi e prodotti chimici, il biolago è un organismo vivente autonomo, basato su un equilibrio naturale di fitodepurazione, in grado di auto curarsi.

Così si scopre un’altra sorpresa del biolago: i costi di realizzazione e di manutenzione. Se i primi sono simili a quelli di una piscina interrata, i secondi sono più contenuti nel caso del laghetto balneabile. Da una parte, infatti, c’è un risparmio in termini di gestione, prodotti antialga, agenti chimici, etc. Dall’altra, anche se una piscina naturale “vive” per tutto l’anno, le pompe che essa utilizza sono a consumo energetico così contenuto da determinare un consistente risparmio energetico rispetto a una piscina, sebbene questa possa essere dismessa anche per circa otto mesi all’anno.