Il lago è un elemento fondamentale nella progettazione dei campi da golf, in quanto è “l’ostacolo d’acqua” e, in quanto tale, è parte integrante del gioco e delle sue regole, alla stregua delle cunette, dei boschi o delle buche di sabbia.
L’elemento acquatico nei campi da golf, tra estetica e funzionalità
Quando si progetta un lago per un campo da golf bisogna tenere presente alcune caratteristiche, sia estetiche, sia funzionali. Da una parte, infatti, il biolago deve rispondere a precise esigenze ornamentali, capaci di integrare un aspetto il più naturale possibile con soluzioni di architettura, come muretti a secco, passaggi con pietre, ruscelli, ponticelli, etc. Dall’altra parte, del resto, il laghetto per il campo da golf deve essere funzionale. Accorgimenti come l’erba che finisce nell’acqua, per esempio, possono offrire un effetto armonioso e, al contempo, essere l’espediente per permettere un accesso diretto e graduale all’acqua per il giocatore che scelga di tentare il recupero della pallina. Va poi considerato che l’ecolago per campi da golf deve essere pensato e realizzato per integrarsi nell’ambiente e durare nel tempo.
L’ecolago nel campo da golf: per giocare e per irrigare
Sempre in ottica funzionale, il lago nel campo da golf è finalizzato, oltre che a costituire l’ostacolo d’acqua nel gioco, anche per fungere da bacino d’acqua per gli impianti di irrigazione. In fase di progettazione ciò comporta la necessità di prevedere soluzioni che, in caso di abbassamento del livello dell’acqua, non lascino intravedere il telo.
Il biolago per il golf: manutenzione e… recupero palline
Dal punto di vista della manutenzione, la movimentazione e il ricambio dell’acqua dovuto all’irrigazione garantisce l’ossigenazione e la pulizia della stessa, così da ridurre gli interventi di gestione. Diverso il discorso del recupero delle palline che, negli anni, si accumulano nella vasca. Per quest’esigenza è previsto – in genere ogni decina d’anni – lo svuotamento del biolago, la cui vasca deve essere progettata per favorire la raccolta e la pulizia. Più semplice il recupero delle palline in corrispondenza di passaggi di acqua bassa, ruscelli e piccole cascate: in queste zone è possibile che vengano lasciati ai giocatori dei retini per raccogliere le palline.