Premesso che le normative sono suscettibili di variazioni a seconda delle aree, attualmente, nella maggior parte delle zone italiane, il biolaghetto, a differenza della piscina, non viene considerato bene di lusso, in quanto non soggetto alle autorizzazioni e ai vincoli di accatastamento.
Biolaghetto, autorizzazioni e accatastamento
La motivazione per cui nella maggior parte delle province e regioni italiane non viene richiesta autorizzazione allo scarico sta nella naturalità delle acque dell’ecolago, non trattate con prodotti chimici e, quindi, soggette solo a eventuali eccessi di acqua piovana.
Il biolaghetto risulta del resto come bene non accatastabile in quanto, prevedendo solo lo scavo a terra e non l’utilizzo di cemento, non è soggetto alle normative classiche delle costruzioni edili e delle piscine.
Questo in linea di massima, in quanto poi la normativa va verificata nelle interpretazioni e applicazioni territoriali.