Si comincia finalmente a parlare diffusamente anche in Italia di biolaghi o laghetti artificiali, ma ancora pochi conoscono l'alternativa – altrettanto green – costituita dalla biopiscina.
SI, la biopiscina, uno specchio d'acqua ugualmente puro (ovvero, con acqua vitale in grado di autopurificarsi, senza necessità di prodotti chimici, tramite la fitodepurazione) ma caratterizzato da forme, arredi e finiture di design tipici degli impianti natatori tradizionali.
In pratica, se con un biolago la sensazione sarà quella di fare il bagno in un laghetto di montagna, la biopiscina accontenterà i gusti più “tradizionali” di coloro che amano fondali e pareti squadrate, ma con il valore aggiunto di un'acqua totalmente pura che vivifica corpo e mente, oltre ad essere indicata anche per bambini piccoli e piccolissimi, anziani e persone con intolleranze cutanee.
Anche le fasi di progettazione e realizzazione di una biopiscina non sono molto dissimili da quelle che caratterizzano la costruzione di un ecolago, fatto salvo il posizionamento – nella biopiscina - di una struttura in calcestruzzo.
La forma “definita” dell'ecopiscina, infatti, è ciò che la differenzia dal biolago, mentre il “cuore” biologico” rimane esattamente lo stesso.
Anche per le ecopiscine, dunque, si partirà dallo studio approfondito di alcuni parametri (la posizione geografica, la quota altimetrica, il clima, l'esposizione e l'ombreggiamento, la qualità dell'acqua, la presenza o meno di falde di superficie e di eventuali dislivelli, ecc) per arrivare alla valutazione dell'area di scavo ed al posizionamento della struttura e della membrana.
Seguiranno la realizzazione dell'impianto idraulico e del vano tecnico che contiene le componenti elettriche e idrauliche, con particolare attenzione data alla realizzazione dell'area di fitodepurazione, sempre e rigorosamente separata dall'area di balneazione.
Scale , solarium , pontili , trampolini , spiagge, tensostrutture o pergolati per l'ombreggiamento , giochi d'acqua , cascate , ruscelli , flowforms potranno poi essere inseriti a piacimento e secondo le esigenze. Ad esempio, si potranno scegliere finiture dei bordi in pietra, marmo , legno da esterno, acciaio corten , alluminio satinato, sabbia, ciottoli ecc., senza limitazioni rispetto a quanto accade nei tradizionali impianti natatori.
L’impermeabilizzazione della biopiscina è realizzata con una membrana in materiale atossico (EPDM FIRESTONE POND GARD) che con il tempo e la qualità dell’acqua di riempimento assume un colore naturale rendendo ogni fondale dell’ecolago unico nelle sue sfumature.
La pulizia di una ecopiscina, infine, è meno impegnativa di quella di un biolago (l'assenza di bordi irregolari e le forme squadrate consentono un più facile utilizzo dei robot per la pulizia del fondale) e decisamente più facile di quella di una piscina tradizionale, anche perché la biopiscina non necessita di essere svuotata nella stagione fredda ma è un microcosmo vivo e pulsante 365 giorni all'anno.
E i costi? Sono tendenzialmente simili a quelli di un impianto tradizionale, anche se la scelta delle finiture e degli arredi può comportare significative variazioni. Per approfondimenti vedi anche Biolago o biopiscina: così uguali così diversi o Biolaghi e biopiscine: l'infinita versatilità delle forme