I pesci ideali per un laghetto da giardino

martedì 14 gennaio 2014

Un biolago per i pesci richiede alcuni accorgimenti in più rispetto a un normale lago naturale. Shubunkin, sarasa, pesci rossi, tre code, black bass, ma anche storioni e lucci, sono ospiti simpatici, graziosi e “silenziosi”, ma che mettono a dura prova l’equilibrio dell’ambiente acquatico in cui vivono.

Un eco-lago ornamentale adattato alla densità dei pesci

In particolare, a determinare il livello di inquinamento dell’acqua causato dai pesci è la loro densità, cui va adeguato l’impianto di depurazione, che può essere gestito con un sistema di filtrazione biologica (con filtri in cui proliferano i batteri atti alla purificazione dell’acqua) supportata da soluzioni meccaniche per la raccolta delle deiezioni e dello sporco.

Biolago con pesci: soluzioni di design per interagire con i piccoli amici

Se un impianto di depurazione efficiente e funzionale è necessario per garantire la salubrità dell’acqua e, quindi, dei pesci, oltre che la gradevolezza estetica del laghetto, soluzioni di ponticelli, affacci e oblò sono un valore aggiunto cui vale la pena pensare, in fase di progettazione, per permettere un’interazione e una visione che ci permettano di gustare della compagnia di questi curiosi amici.

Manutenzione e gestione per il benessere dei pesci

Una biolago con pesci, del resto, ci dà l’opportunità di sorprenderci per la capacità di autoregolazione della natura. Se, da una parte, è compito dell’uomo mantenere l’equilibrio del lago in termini di pulizia, qualità dell’acqua e densità dei pesci, è altrettanto vero che spesso siamo proprio noi, con alcuni atteggiamenti poco accorti, a metterlo a rischio. Troppo cibo o cibo sbagliato – magari dato per radunare i pesci e mostrarli – o l’introduzione di troppe specie, che tendono poi a riprodursi in modo superiore al previsto, possono essere molto pericolosi per il biolago per pesci e per i suoi stessi ospiti. È anche vero che, fortunatamente, la natura si autoregola e si riequilibra da sola: i pesci mangiano le uova o i pesci più piccoli, sfuggiti alla protezione delle piante, ristabilendo un giusto equilibrio in termini di densità; la salubrità dell’acqua fa un’ulteriore selezione fino a ripristinare i giusti livelli tra ambiente e popolamento; i predatori esterni (gatti, aironi, etc.) contribuiscono a mantenere questo equilibrio naturale… Una serie di fattori interni ed esterni permettono alla natura di regolarsi e mantenersi in salute. Questo, ovviamente, non ci solleva da un comportamento responsabile, in termini di gestione dei pesci, alimentazione e manutenzione del laghetto.

Curiosità: quando i pesci arrivano da soli

Una particolarità degli ecolaghetti, che probabilmente non sarà sfuggita a chi ne possiede uno, è che non è inusuale trovare pesci che non sono stati introdotti da noi. In quanto luoghi salubri e naturali, infatti, i biolaghi tendono ad attirare flora locale e uccelli, come per esempio gli aironi, che possono portare da altri specchi d’acqua uova accidentalmente rimaste “incastrate” nel piumaggio o tra le zampe.

Per gli appassionati di acquari naturali e per collezionisti

Va da sé che il biolaghetto per i pesci è una soluzione privilegiata per gli amanti della natura e di questi animali. Capita spesso che a sceglierli siano collezionisti di pesci o appassionati di acquari, che vogliono riscoprire un vero approccio naturale a questi interessanti amici. È infatti indubbio che i pesci, in un contesto naturale, ricco anche di piante con effetti benefici in termini di ossigenazione e sostanze nutritive, sono più sani rispetto ai “colleghi” costretti in acquari dove l’equilibrio artificiale è decisamente più precario e difficile da mantenere.